Nel periodo più oscuro e malvagio di un’era remota, le forze del male si coalizzarono per appropriarsi di Torino e della coscienza dei suoi cittadini. Demoni, licantropi, streghe, fantasmi, draghi, eretici, sette, iettatori, tour operator specializzati in occultismo, esoterismo e magia nera scatenarono sulla città i loro catastrofici intendimenti, con una virulenza mai vista in nessun’altra parte del pianeta.
Dopo il primo tentativo andato in fumo, decisero di chiedere aiuto alle forze d’oltretomba, affinché radunassero quanti più mercenari possibili, assoldati da galassie remote.
Dalla giunta comunale, convocata per l’emergenza, scaturivano idee a difesa della città. Si decise alfine di chiedere aiuto ai marziani che disponevano di strategie difensive più efficaci delle nostre, per vincere l’avversario senza troppe vittime tra la popolazione.
Gli ominidi risposero con giubilo all’appello: il tempo di arrivare con gli UFO e… in men che non si dica la forza subliminale dei loro crani riuscì, ad aver la meglio sull’oscura coalizione avversaria.
Torino era liberata e in segno di profonda gratitudine verso quei minuscoli eroi extraterrestri, la municipalità decideva, in una seduta lampo, di far dipingere di verde tutti i turet della città (alcuni atti amministrativi d’epoca, rivelano persino un progetto alchimista-massonico per trasmutare l’acqua delle fontanelle da bluastra in verdognola)!
Mentre il capoluogo festeggiava la vittoria e gli amici marziani, alcune forze del male, scampate all’annientamento, fondavano con altri aliens e mutanti, piccole colonie ben annidate e mimetizzate tra i palazzi, in attesa del momento propizio per sferrare il golpe finale: all’ombra della Mole e nel cuore di Torino, nasceva così l’inquietante e famigerato triangolo magico.
Tranquilli! E’ solo una delle tante balle su Torino, che agenzie turistiche, guide da quattro soldi e scrittori da strapazzo, potrebbero tranquillamente propinare (a pagamento) ai loro iscritti assetati di stupidaggini.
In realtà, nei decori architettonici torinesi in stile Barocco, Neoclassico e Decò, tra le sagome di fiori, foglie e volute di tralci, si nascondono figure quasi aliene: misteriosi esseri immobili, tra gli immobili classici della città. Tali curiose e illusorie sagome sono lo spunto per questo nuovo percorso dal titolo “Torino Aliena”. Un tour inconsueto, che si snoda tra splendide architetture alla scoperta di forme che sembrano scaturire dalla fervida immaginazione di fantascientifici autori di fantascienza e non dalle abili mani di valenti scultori e decoratori del passato.